Un'ala perfetta, punta l'uomo, lo salta, lo dribla e se questo è seguito da qualche altro compagno salta anche loro, si porta sulla linea del fondo, pennella il pallone sulla testa dell'attaccante e a centro aria c'è Pelè.
Garrincha aveva un sacco di difetti congenici. Tra gli altri una gamba sei centimetri diversa dall'altra. Correva in modo singolare, quasi saltellando. Garrincha vuol dire "uccellino" in portoghese.
Si dice che dopo la vittoria del Brasile ne '62 il presidente chiese ai giocatori di esprimere un desiderio. Chi chiese la macchina, chi una casa. Garrincha chiese la liberazione ti tutti gli uccelli in gabbia del brasile.
Nessun commento:
Posta un commento