18/02/10

Linea d'ambra, prospettive sul più bello dei mondi possibili.


"Proprio come un mucchio di rifiuti gettati a caso, questo è il più bello dei mondi possibili" (Eraclito)

Una striscia di terreno. Una linea di pietra color ambra. Ci possono passare due auto, o solo un camion. Di auto se ne vedono pochine, ma i camion percorrono quella striscia in continuazione ma in una sola direzione di marcia. Quei camion scaricano rifiuti solidi urbani.
Se ci si affaccia da uno dei tue lati della striscia ci si sente mancare il fiato. A destra un canion profondissimo, a sinistra lo stesso. Ci si chiede come faccia a non crollare tutto, come possa quella stretta strada a ridosso di due cave a resistere sotto il peso di camion stracarichi di rifiuti. Sono cave dismesse, non più coltivate, per usare un eufemismo caro a quelli del settore.

La cava di destra offre uno spettacolo sconcertante. Milioni di buste di immondizia scaricate "tal quale" nelle profondità del terreno. La quantità è impressionante, in pochi anni sono state create colline di rifiuti alte diverse decine di metri, talmente robuste e compatte da permettere ai camion di passarci sopra per scaricare altri rifiuti e formare altre colline. A destra è l'amiu. A sinistra è la cava dismessa di Manzi, quella che qualche anno fa era stata designata per ricevere i rifiuti speciali (stoccaggi industriali, rifiuti ospedalieri, scarti di centrali etc..) nella famosa questione ecoerre. Immagino quale panorama mi sarebbe stato offerto da quella sottile striscia di terreno se i lavori per la sicarica di rifiuti speciali fosse stata terminata. Immagino quale bomba sarebbe stato quel territorio tra trani e andria se quel giorno i manifestanti avessero arretrato davanti alle minacce degli operai sguinzagliati dal padrone.

Quelle due cave, quella discarica a cielo aperto, l'odore acre del putrido, i camion sulle montagne di rifiuti, lo scenario grottesco dell'ultima tappa del rifiuto, nascosto sotto terra, lontano dalgli occhi, dove non può essere visto. C'è qualcosa di perverso, qualcosa che inquieta, c'è qualcosa di metaforico nel paesaggio intorno alla striscia ambrata, qualcosa che la dice lunga sulla natura umana.

"La falsa coscienza ambientalista è tipica espressione della media borghesia. Non ci si rende conto che la natura risponde alla stessa logica del capitalismo, con la sua produzione, i suoi scarti di lavorazione, le sue discariche"(Adorno, Teoria Estetica)

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